Formato bottigli: cl.150
Con cassa legno.
Il 2020 nel Chianti Classico è iniziato con un inverno mite e asciutto e, solo nella parte finale del mese di marzo,
è stato contraddistinto da un breve periodo freddo; queste condizioni climatiche hanno favorito un anticipo del germogliamento della vite.
La primavera mediamente piovosa e piuttosto fresca ha preceduto un’estate calda, priva di eccessi termici,
e caratterizzata da alcuni eventi piovosi che hanno consentito ai grappoli un accrescimento ottimale.
Il mese di settembre, durante il quale hanno preso inizio le operazioni di raccolta,
è stato contraddistinto soprattutto nella sua parte finale da leggere piogge che hanno favorito il completamento della maturazione fenolica delle uve.
La vendemmia è stata piuttosto concentrata, dal 20 settembre fino al 9 ottobre, ed è iniziata con il Sangiovese e il Cabernet Franc per concludersi con il Cabernet Sauvignon.
Vinificazione
L’andamento climatico dellavendemmia harichiesto, come di consueto, moltaattenzione siain vigneto durante le
operazioni d raccolta, sia in cantina all’arrivo delle uve, dove la cernita e le prime lavorazioni sono state
fondamentali per raggiungere un risultato finale ottimale. Durante il processo di fermentazione in serbatoi
troncoconici, i mosti sono stati macerati con attenzione estrema al mantenimento dei profumi, all’estrazione del
colore e alla gestione della dolcezza ed eleganza dei tannini. La svinatura è avvenuta solo dopo attente e giornaliere degustazioni.
Una volta separate le bucce dal vino, è stata avviata la fermentazione malolattica in barrique,
per esaltare la finezza e la complessità degli aromi.
Il processo diaffinamento è avvenuto in fusti di rovere francese e
ungherese, in parte nuovi e in parte di secondo passaggio, per un periodo complessivo di circa 15 mesi; dopo un
primo affinamento in lotti separati, questi sono stati assemblati per completare l’evoluzione in legno.
Il vino, prodotto prevalentemente con uve di Sangiovese e una piccola parte di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc,
ha affinato per ulteriori 12 mesi in bottiglia prima di essere presentato sul mercato.
Dati Storici
Tignanello è prodotto esclusivamente dall'omonimo vigneto che si trova presso Tenuta Tignanello su un terreno di
57 ettari esposto asud-ovest, di origine calcarea con elementi tufacei,ad un'altezzatrai 350 e i 400 metri s.l.m..
È stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non
tradizionali, quali il Cabernet, e trai primi vini rossi nel Chiantia non usare uve bianche.
Tignanello, in origine "Chianti Classico Riserva vigneto Tignanello" è stato vinificato per la prima volta da un unico vigneto con l'annata
1970, quando conteneva il 20% di Canaiolo e il 5% di Trebbiano e Malvasia, ed era affinato in piccole botti di rovere.
Con l'annata 1971 è diventato vino da tavola di Toscana, è stato chiamato Tignanello e con l'annata 1975
le uve bianche sono state totalmente eliminate. Dal 1982 la composizione è rimasta invariata.
Tignanello viene prodotto soltanto nelle annate migliori; non è stato prodotto nel 1972, 1973,1974, 1976, 1984, 1992 e 2002.
Note Degustative
Di colore rosso rubino intenso, Tignanello 2020 colpisce al naso per la sua complessità: note di frutta matura come
ciliegia, fragola e mora accompagnano delicati sentori floreali diviola, malva e rosa;
completano il bouquet aromi di caffè tostato e polvere di cacao.
L’ingresso iniziale al palato è vibrante, poi avvolgente e dimensionale.
Sul finale, note speziate di pepe e liquiriziasi uniscono a piacevoli sensazioni di erbe aromatiche donando lunghezza e
freschezza.