Formato bottiglia: cl.50
Gradazione alcolica: 14,5% vol.
Blend: Lacrima 80%; Sciroppo di Visciole 20%
Cenni Storici e curiosità: In passato il vino di visciola veniva prodotto per rendere più gradevoli vini robusti e tannici.
Il Duca Federico da Montefeltro, secondo il suo biografo e libraio di fiducia Vespasiano da Bisticci,
“quasi non beveva vino se non de ciriege o de granate”.
In seguito venne considerato un vino da donna,
da omaggiare al gentil sesso per i suoi profumi, la sua morbidezza e la sua rotondità.
Oggi viene considerato vino da meditazione, da assaporare e degustare
in compagnia, ritrovando sapori perduti.
Si chiama visciolato o più frequentemente vino di visciole.
Lavorazione: Per realizzare il nostro vino e visciole utilizziamo
un’antica varietà di ciliegia selvatica (Prunus cerasus) dal
colore rosso scuro e dal sapore acidulo.
Le visciole vengono raccolte nelle prime settimane di Luglio e vengono messe a
macerare, in parte intere e in parte schiacciate, con lo zucchero;
si innesca così una fermentazione che, lentamente, porta allo sciroppo finale, morbido e profumato.
Questo prodotto viene fatto decantare per alcuni giorni e successivamente filtrato.
Otteniamo così uno sciroppo dalla concentrazione zuccherina molto elevata, che viene incorporato al vino
(Lacrima) innescando una rifermentazione che amalgama le due identità (vino e sciroppo).
La fermentazione viene arrestata a circa 14% di alcol in volume, con un residuo zuccherino che assicura la piacevolezza.
Gradevolmente intenso come di vino appena fatto.
Profumi sensuali e persistenti di fiori e frutti rossi.
Fragola, lampone, piccoli frutti di bosco,
sentori di pesca e pera matura.
Spiccata morbidezza nella freschezza.
Buona la struttura in equilibrio con sapidità e acidità.
Il floreale ed i piccoli frutti di bosco freschi, i mirtilli e le ciliegie
per un sorso appagante.
Vino da abbinare alla pasticceria secca, ideale.