Formato bottiglia: cl.50
La preparazione e l'uso della Ratafia rientrano nella secolare tradizione contadina tramandata di generazione in generazione.
Come riferisce Alessio de Berardinis in "Ricordi sulla maniera di manifatturare vini e liquori" (Teramo 1868):
"... il nome gli fu dato da quell'uso che anticamente avevano gli ambasciatori delle potenze belligeranti quando
trattavano della pace ad una lieta mensa, di bere questo liquore e di pronunciare quelle semplici parole latine Pax rata fiat!"
A parte queste ipotesi, forse pittoresche e fantasiose, il liquore era usato, più prosaicamente,
per sancire gli accordi commerciali o la stipula di atti notarili e legali al termine delle trattative.
Nella tradizione Abruzzese solevano bere questo delizioso rosolio dopo la stipula dei contratti,
quando il Notaio, a suggello dell'accordo avvenuto, pronunciava la formula risolutiva "Ratafiat" ("si decida").
La Ratafia è stata uno dei liquori principi del Settecento e dell'Ottocento.
È un liquore conosciuto in tutto l'Abruzzo, a base di amarene e vino rosso ottenuto da uve del vitigno Montepulciano.
È tradizionalmente prodotta ponendo amarene mature intere o snocciolate e zucchero dentro recipienti
di vetro esposti al sole per circa 30 giorni, al fine di favorire la fermentazione.
Al prodotto così ottenuto si aggiunge poi il vino Montepulciano d’Abruzzo DOC, lasciando macerare
e agitando periodicamente fino a maturazione. Il prodotto è poi filtrato e imbottigliato.
La Ratafia Santo Spirito è un liquore raffinato e ricco di tradizione, dal gusto dolce e piacevole,
con una gradazione alcolica del 21%. Il colore è rosso rubino intenso con sottili sfumature violacee
e il suo aroma caratteristico regala al naso profumi di frutti di bosco con una predominanza di amarena.
È normalmente consumato giovane, per apprezzarne la maggiore freschezza degli aromi.
Il suo sapore è intenso, conferma gli aromi percepiti al naso,
la dolcezza è chiaramente percettibile sin dall'inizio e una piacevole sensazione di morbidezza vellutata pervade la bocca,
l’asprezza dell'amarena che entra in contrasto dà vita a un equilibrio perfetto.